Ti è mai capitato di sentir parlare del cosiddetto “orecchio del nuotatore”?
È un’infiammazione dell’orecchio che si cronicizza se non opportunamente curata…ed affligge chi ama nuotare!
Il nuoto è uno sport completo, consigliato a qualsiasi età e chiunque può praticarlo.
L’unico requisito richiesto è che si goda di buona salute dal punto di vista otorinolaringoiatrico.
Vi sono tante patologie dell’orecchio, del naso e della gola che possono subire aggravamenti se si pratica nuoto in piscina.
Il tappo all’orecchio: Le cause del problema
Per mantenere pulita una piscina bisogna disinfettarla ogni giorno e filtrare le impurità con agenti chimici battericidi.
Hai presente quell’odore persistente simile alla candeggina che si respira quando entri in piscina?
È ipoclorito di sodio…cioè cloro, che viene utilizzato per distruggere i batteri e le impurità che possono proliferare in un ambiente molto affollato come la vasca da nuoto.
Il cloro, evaporando, crea un gas che inalato entra nelle narici del naso e nelle orecchie, provocando un’azione irritante sulle mucose, che aumenta sempre più col protrarsi del contatto con l’acqua.
Il cloro può essere un agente che provoca rinite acuta, sinusite acuta o cronica, otite esterna o infezioni alle adenoidi, in particolare nei bambini: quante volte abbiamo detto o sentito dire “il mio bambino ha le adenoidi”?
Ciò è dovuto ad una proliferazione della vegetazione di batteri adenoidei che si cronicizza, in particolare nei bambini tra i 2 ed i 6 anni, che va ad infiammare oltre alla gola ed al naso il canale che porta l’aria all’orecchio, la Tromba di Eustachio, causando il cosiddetto “tappo all’orecchio”, sordità ed otiti ricorrenti sieromucose.
Ma le cause non sono solo di tipo chimico: anche un’alterazione della temperatura corporea può portare con sé alcuni disagi, si pensi al raffreddore, ad esempio.
Infatti, in piscina, il cloro va dosato sempre in funzione della temperatura dell’acqua, misurata in base al numero di persone presenti: acqua più calda necessita di più cloro.
L’acqua per chi pratica nuoto (a livello agonistico soprattutto), è riscaldata a 24-27°C, mentre può arrivare a 30° se si tratta di piscine pubbliche.
La nostra temperatura corporea è di circa 36°C e poiché il calore si trasferisce sempre da un corpo più caldo ad uno più freddo, stando in acqua le persone si raffreddano facilmente cedendo calore all’acqua della piscina. E, tale processo, diviene più rapido quanto minore è la massa del corpo in acqua: ecco perché i bambini si raffreddano più rapidamente e facilmente delle persone adulte.
Ed ecco perché i pediatri sconsigliano di fare il bagno quando è in corso una sindrome da raffreddamento, poiché fare il bagno nell’acqua fredda ostacolerebbe la guarigione.
Amanti del nuoto: a tutto c’è una cura
Come direbbe lo scrittore statunitense Jim Rohn,
“abbi buona cura del tuo corpo, è l’unico posto in cui devi vivere”.
Il modo migliore per evitare o ridurre infiammazioni, arrossamenti, otiti e l’orecchio del nuotatore, è quello di prendere alcune semplici precauzioni. Ecco un breve elenco di ciò che puoi fare:
- Assicurati di asciugare bene le orecchie e lascia defluire l’acqua dal condotto uditivo per evitare ristagni.
- Evitare l’uso di tamponi di cotone per pulire l’orecchio e, più in generale, non inserire nulla nell’orecchio (ricordiamo che l’orecchio è un organo autopulente).
- È opportuno utilizzare un asciugacapelli a bassa intensità di calore per asciugare l’umidità residua nel condotto uditivo.
- Indossare tappi e cuffie sempre, anche quando si va al lago o in acque molto fredde.
- Laddove possibile, scegliere di frequentare strutture con impianti aggiornati, dove ad esempio l’igienizzazione della piscina avviene con moderni impianti che funzionano ad ozono.
Se dovesse capitarti di avere l’orecchio del nuotatore, non disperare poiché è un disturbo momentaneo che, se opportunamente controllato può essere curato tempestivamente senza provocare alcun disagio.
Ti basta semplicemente un controllo.
Tratto da Specialisti dell’Udito